Festival di Sanremo del 1989
La trentanovesima edizione del Festival di Sanremo si tenne al Teatro Ariston dal 21 al 25 febbraio del 1989.
Trasmesso in radio, TV e in Eurovisione, fu presentato da Rosita Celentano, Paola Dominguin, Danny Quinn e Gianmarco Tognazzi, con Kay Sandvick e Ann Clare Matz in collegamento dal PalaBarilla.
Questa fu l'ultima edizione in cui i voti furono abbinati alle schedine Totip.
Inizialmente la conduzione doveva essere affidata a Renato Pozzetto, che però si ritirò poco prima dell'inizio della kermesse canora.
Da questo rifiuto, la decisione di affidare la conduzione ai quattro figli d'arte (così ribattezzati), all'epoca totalmente (o quasi) privi di esperienza televisiva e di conduzione. Commisero infatti gaffes e lapsus linguistici quasi ad ogni annuncio. Vennero per questo nominati peggiori conduttori del festival di sempre.
Gli interventi cominci furono affidati al Trio e a Beppe Grillo; quest'ultimo ricevette qualche querela a causa di uno sketch a tema religioso, giudicato blasfemo.
Altri interventi videro protagonisti Valerio Merola, Feliciana Iaccio, Monica Leofreddi e Gigi Marzullo.
Il festival fu preceduto da "Aspettando Sanremo", manifestazione canora per cantanti a metà tra l'essere big e nuove proposte. Presentata da Claudio Lippi e trasmessa su Rai1, non ebbe seguito negli anni successivi.
Vinse la categoria Big "Ti lascerò", cantata da Anna Oxa e Fausto Leali; al secondo posto Toto Cotugno con "Le mamme" e al terzo Albeno e Romina con "Cara terra mia".
Tra le Nuove Proposte vinse Paola Turci con "Bambini".
"Aspettando Sanremo" fu vinto da Mietta con "Canzoni".
Riscosse molto successo anche Mia Martini con "Almeno tu nell'universo", brano con cui tornò al successo dopo anni di ostracismo e calunnie. Vinse anche il premio della critica.
Questa edizione vide anche la prima, e ad oggi ultima, partecipazione di Jovanotti come cantante in gara.