Festival di Sanremo del 1987
La trentasettesima edizione del Festival di Sanremo si tenne al Teatro Ariston dal 4 al 7 febbraio 1987.
Trasmesso in radio, TV e in Eurovisione, fu condotto da Pippo Baudo, con Carlo Massarini in collegamento dal PalaRock.
Gli intermezzi comici furono affidati al Trio e a Giorgio Faletti.
Tra le maggiori novità, lo show allestito al PalaRock, con ospiti di alto livello come Paul Simon, Smiths, Tom Robinson, Bob Geldof, i Duran Duran e Whitney Houston.
Questa edizione fu funestata da vari incidenti: il direttore del palcoscenico dovette ricoverars, a causa di un malore, poco prima della manifestazione, Romina Power disertò le prove a causa della gravidanza inoltrata, Pippo Baudo fu colpito da una fastidiosa influenza e Ptty Pravo svenne quando venne a conoscenza della somiglianza della sua canzone "Pigramente signora" con "To the morning" di Dan Fogelberg.
Altro inconveniente la spallina dell'abito della cantante Patsy Kensit, che cadde lasciando intravedere il seno.
Vinse la categoria Big, l'inedito trio formato da Gianni Morandi, Enrico Ruggeri e Umberto Tozzi, con il brano "Si può dare di più", al secondo posto Toto Cotugno con "Figli" e al terzo Albeno e Romina con "Nostalgia canaglia".
Tra le Nuove Proposte vinse Michele Zarrillo con il brano "La notte dei pensieri", che ottenne anche risultati significativi nelle vendite.
Fiorella Mannoia con il brano "Quello che le donne non dicono" (scritto da Enrico Ruggeri) vinse il premio della critica.
Durante la finale, Pippo Baudo interruppe lo spettacolo per dare la notizia della morte di Claudio Villa, avvenuta all'ospedale di Padova.
Ci furono delle critiche per la partecipazione, fuori gara, di Adriano Celentano, con un brano per la pace, che però portò tutt'altro che pace tra i concorrenti che protestarono talmente tanto per l'esclusione da tale iniziativa, che Celentano decise di rinunciare alla sua partecipazione.
Fu questa la prima edizione in cui furono rilevati gli ascolti tramite l'Auditel, e risulta anche oggi il festival più visto di sempre.